Partecipando alla “Giornata dell’Associazione” credevo di fare una gita di un giorno – mi stancherò, non mi stancherò? ma la relazione della Dott.sa Maria Grazia Foschino, la nostra psicologa, ha giustificato ogni fatica.
C’è un viaggio da fare sempre, piova o fa freddo, mi soddisfi o mi amareggi: il viaggio verso gli altri.
Dobbiamo partire dal nostro “io”, dal nostro fantasioso castello o dal monovano nel quale ci siamo rintanati, accettandoci per quello che siamo e non identificandoci con quello che vorremmo essere, individuando e curando le nostre ferite senza mascherarci.
Solo così possiamo dar spazio agli altri: anzitutto dentro di noi e poi viaggiando insieme, solo così potremo comprenderli dentro la maschera di difesa analoga alla nostra, e sapremo perdere la rigidità del nostro agire per un modo di essere più flessibile.
“Combatto ciò di cui ho bisogno” ci dice la psicologia, quando parla dell’”ombra” che influenza il nostro agire consapevole:ciò che vale per me e per gli altri, senza distinzione di età.
Gli altri sono noi; io sono ogni persona che incontro.
La meta del viaggio? E’ una meta di ogni momento: crescere insieme con serena semplicità e con speranza.
Clara De Vita