Si ricomincia ……

Anche quest’anno eccoci alla ripresa. Dopo una pausa più lunga del solito, forzatamente protrattasi fino ai primi di ottobre. Causa “novità” di questa estate, quando Chiara Palmisano, coordinatrice dell’Associazione per il Presidio ospedaliero Giovanni Paolo II di Bari, è stata convocata “per motivi urgenti” dai responsabili dell’Ospedale.
Subito dopo, la notizia è sulla nostra chat: l’Ospedale continua nella sua espansione, occorrono spazi nuovi per la sale operatorie, bisogna adibirne alcune esclusivamente ad interventi di routine, senza togliere spazio ai grandi interventi, nei cui ambienti fino allo scorso anno si svolgevano anche le operazioni considerate “minori” (quelle considerate di “routine”).
L’effetto di ricaduta è la perdita da parte dell’Associazione dell’ambiente (piccolo ma pur sempre riservato solo a noi), che andrà da subito destinato ad un operatore sanitario.
La coordinatrice si mobilita, cerca di farsi assegnare per l’Associazione un altro spazio deputato, seppur piccolo … ma per il momento non c’è niente da fare.
Dopo lunghe discussioni tra noi, cadono residue resistenze alla ripresa dell’attività nelle mutate condizioni.
L’Ospedale ci consentirà l’uso di un armadio, la collocazione sarà idonea e comunque utile, anche se ad oggi non sappiamo quale sarà … potremo comunque sempre riporvi qualcosa.
La discussione tra noi si anima sui comodi divani della casa di Valentina, la volontaria che mette a disposizione la sua casa per i nostri incontri, proprio a due passi dall’Ospedale, ci accoglie sorridente e ci offre meravigliosi dolci con la sua impagabile ospitalità.
Prevale la tesi della ripresa dell’attività: le difficoltà si ridimensionano e alla fine tutti condividono la tesi di quanti, facendo propri i valori dell’Associazione, sostengono che i “nostri” ammalati ci aspettano e non è giusto privarli del servizio offerto dal gruppo Bethesda. Anche l’Ospedale, che da sempre opera per essere in prima linea sul versante dell’umanizzazione, ci ha promesso uno spazio deputato, certamente appena possibile manterrà la sua promessa. Del resto, cos’è la nostra presenza nei reparti se non uno dei tanti aspetti della “umanizzazione” della sua pregevole attività terapeutica?
Così si ricomincia…

Marica Camarrone

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