Anche quest’anno non abbiamo voluto rinunciare ad un appuntamento che per noi volontari di “Bethesda” è diventato ormai irrinunciabile.

Volevamo stare in mezzo a loro, volevamo stare con loro per toccarli, accarezzarli, abbracciarli, per trasmettere parte del nostro calore a quei corpi, a quei cuori che sembrano irrigiditi dall’età, ma anche dalla nostalgia di affetti di un tempo, dalla nostalgia di una vita che fu, di quando erano giovani, di quando erano indispensabili per la famiglia e gli amici.

Sarà stata complice l’atmosfera creata dai canti del gruppo dei cantori di Conversano di Donato Totano, saranno stati i caldi e morbidi scialli vivacemente colorati offerti dall’Associazione “Amici di Biscio” grazie all’interessamento della volontaria Bianca Fittipaldi, e le gustose merendine da noi distribuite a profusione a tutti loro, perché ci è sembrato che quei corpi si sciogliessero dal gelo, per diventare caldi e teneri sotto i nostri abbracci.

Tutto il resto è venuto quasi naturale; infatti li abbiamo visti abbandonarsi a momenti di gioiosa e spensierata partecipazione, i loro occhi emanavano luce, le loro labbra erano atteggiate a bambinesca allegria e sui loro volti si leggeva una profonda e genuina gratitudine.

E noi volontari?

Ebbene, ognuno di noi sarà tornato a casa con la certezza che il dono, in realtà, l’avevamo ricevuto noi ed a farcelo erano stati proprio i nonnini e le nonnine della “Casa Accoglienza” del Di Venere.

Susy Gargiulo

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