C’era una volta…un re? Un pezzo di legno?

No!

C’era una volta… un ospedale.

Un ospedale ove andavano a curarsi bambini di città e paesi vicini e lontani.

Con grande sorpresa questi bambini scoprivano che in questo ospedale non si facevano solo le cure, ma si poteva anche giocare, disegnare, dipingere, vedere spettacoli e avere nuovi amici.

Il pomeriggio, poi, una grande stanza piena di giochi, libri, pennelli e colori, essi potevano incontrarsi e ancora dipingere, fare collage, leggere, parlare e raccontare.

Intanto si avvicinava il Natale e nell’ospedale di preparava un grande presepe. I bambini raccontarono che anche nelle loro case e nei loro paesi si preparava il Natale,

Allora qualcuno suggerì che avrebbero potuto abbellire l’ospedale con i loro lavori e disegni per accogliere così Gesù Bambino.

I bambini accettarono con entusiasmo e da quel giorno si misero al lavoro…

E si misero al lavoro…

Lavoro che ha dato vita a una vivace e creativa opera pittorica e plastica attaccata al muro del corridoio attraverso il quale si accede alla stanza delle “Attività”.

In concreto i bambini hanno rappresentato elementi dell’ambiente a loro più vicino e familiare anche se frutto della loro libera e personale rielaborazione.

Lo hanno fatto utilizzando la carta, il cartone, scatole vuote e usando pennarelli, tempere, colla.

L’idea di abbellire l’ospedale con elementi da loro prodotti è stata una buona motivazione anche per i più piccoli che vi si sono applicati ognuno secondo le abilità espressive e manuali maturate.

E’ stato anche un lavoro di gruppo che ha acquistato un profondo valore educativo e sociale soprattutto quando le mamme hanno collaborato con i figli.

Vi sono state occasioni in cui queste hanno avuto la possibilità di modificare il loro giudizio sulle abilità degli stessi e di riconoscere l’importanza della libertà espressiva.

Un significativo stimolo ha avuto la creatività intesa come ricerca e soluzione autonoma nell’esecuzione di un determinato lavoro.

Così, ad esempio, sono venute fuori case ricoperte e dipinte in un certo modo, alberi con chiome originali, castelli in posizioni isolate.

E’ importante sottolineare che tutta questa attività si è sempre svolta come un gioco e in quella calda e gioiosa atmosfera che ogni Natale porta con sé.

Maria Capovivo

Share This